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Più famiglia
Famiglia al centro - Famiglia

Più famiglia, si chiama per una precisa scelta che è già tutto un programma..
Il Centro Italiano di Promozione e di Assistenza per la Famiglia, ha aderito alla manifestazione,- promossa dal Forum delle Associazioni Familiari del quale fanno parte le associazioni scoutistiche, le Acli, le Associazioni Genitori e tante altre di vario orientamento culturale - forte della sua specifica finalità che persegue da anni: della promozione e del consolidamento della famiglia fondata sul matrimonio quale riconosciuta e garantita dalla Costituzione, mediante il consolidamento della sua stabilità e dignità, promuovendo la maturazione nello spirito del popolo della sua unicità ed originalità naturale quale cellula fondamentale di ogni società.

I media non parlano molto dell’evento che certamente dà fastidio alle lobby di vario tipo che da anni attentano alla stabilità della famiglia, interessate piuttosto a minarne le fondamenta. Una famiglia debole infatti formerà persone deboli e più facilmente malleabili e condizionabili agli interessi economici, politici ed anche, libertari di una parte della società.

Da qualche tempo, infatti si è voluto estendere il concetto di famiglia ad altre forme di convivenza. Intorno agli anni ’60 si è così cominciato ad indicare con lo steso termine tanto le unioni familiari basate sul “coniugio” riconosciuto e consolidato, quanto ogni altra forma di convivenza non solo eterosessuale, ma anche omosessuale, e addirittura nuclei di persone singole, riuscendo perfino ad individuare “famiglie unipersonali non in coabitazione” fino a giungere, oggi, alle varie proposte di riconoscimento di altre forme di famiglia.

Ebbene, la manifestazione del 12 maggio vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e i nostri governanti alla centralità della famiglia tout-court. Anche oggi, quando si parla di famiglia tout-court si intende la famiglia formata dall’unione uomo-donna, presenti o meno i figli. Ciò in tutte le società e in ogni tempo. Solo che si cerca di darne una accezione superata, non più attuale, definendola “tradizionale” in contrapposizione alla famiglia “moderna”, progredita, libera da vincoli ormai superati, quali fedeltà, durata ecc. o cercando di ridurla a fenomeno di natura prevalentemente privato. La famiglia, non è un mero soggetto privato degli affetti.

Essa ha e svolge un ruolo pubblico nella società che le viene riconosciuto e sancito nella carta fondamentale del nostro ordinamento: La Costituzione, Chi convive vuole porre in essere un’esperienza che si basa sulla quotidianità della verifica del rapporto di amore.

Chi si sposa, (contrae matrimonio) innanzi tutto, manifesta pubblicamente e assume pubblicamente doveri e diritti, vuole che il suo rapporto acquisti un rilievo pubblico, che si proietti nel futuro impegnandosi alla fedeltà e alla durata. Vuole che la vita privata acquisti un rilievo pubblico e sia, per così dire, garantita dal diritto che, solo, può assicurarne lo status di coniuge e di famiglia. Chi si sposa vuole una comunione di vita duratura e istituzionalizzata, caratterizzata certamente e innanzitutto dall’amore, ma anche dalla presenza di diritti ed obblighi reciproci garantiti dalla società mediante l’ordinamento positivo, in cambio della stabilità necessaria perché la società continui ad esistere.

La famiglia, basata sul matrimonio come prevista, riconosciuta e tutelata dalla nostra Costituzione oltre alla presenza di quei sentimenti di amore e di amicizia, che si reclamano a fondamento salutare ed originale delle unioni di fatto - omo o etero che siano - che ne sono il presupposto, provvede ad assicurare l’ordine delle generazioni, assicura il perpetrarsi della società. La Famiglia svolge una funzione pubblica essenziale quale è quella di generare, accudire e sostenere le generazioni future è il primo luogo responsabile della generazione e della educazione dei figli, a cui è legato lo sviluppo della società. Ecco perché l’ordinamento ha istituzionalizzato la famiglia, per questa ragione sociale, di interesse pubblico fondamentale che il rapporto di una coppia di fatto non assicura preventivamente, e, se omosessuale, non può ontologicamente assicurare perché le coppie omosessuali sono sterili per loro costituzione. E allora non si possono trattare allo stesso modo, o analogo, situazioni diverse tra loro. Sarebbe grave discriminazione anche questa. Anzi questa sarebbe la vera discriminazione. Allora: le famiglie vogliono che si tuteli maggiormente il loro ruolo non solo privato, ma anche pubblico senza con ciò limitare e discriminare alcuno. La famiglia deve essere tutelata e incoraggiata dallo Stato, non solo e non tanto come ambito della cura degli affetti e della solidarietà, ma soprattutto come soggetto sociale di rilevanza pubblica

Riteniamo di fare cosa gradita, anche al fine di evitare di essere suggestionati dalla propaganda massiva cui assistiamo contro l’istituto familiare, mettere a disposizione degli amici il manifesto del Family Day che ne illumina l’iniziativa di significato veramente pluralista e rispettoso dei diritti di tutti, ma al contempo reclama rispetto e considerazione per la Famiglia nucleo fondante della società e di ogni società in ogni tempo.

Con una nostra delegazione saremo presenti alla manifestazione e chi volesse unirsi a noi può contattarci all’indirizzo e.mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

 

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